
Il Decreto Sicurezza 2025 non cambia le regole per le locazioni turistiche: ANBBA invita alla calma e alla prevenzione con buone pratiche.
Negli ultimi mesi si è parlato molto del Decreto Sicurezza n. 48 dell’11 aprile 2025, che introduce pene più severe contro le occupazioni abusive di immobili.
Alcune notizie diffuse online hanno però generato confusione e timori tra gli host e i gestori di locazioni turistiche.
ANBBA chiarisce che non vi è alcun motivo di allarme: il decreto non modifica in alcun modo le regole che disciplinano le locazioni brevi o turistiche e non incide sull’attività regolare degli operatori del settore.
Il vero obiettivo del decreto
Il legislatore mira a contrastare le occupazioni abusive senza titolo, ossia i casi in cui qualcuno entra o si trattiene in un immobile senza alcun diritto.
Le locazioni turistiche regolari, basate su contratto, prenotazione e pagamento tracciato, restano pienamente legittime e tutelate.
I punti chiave del Decreto Sicurezza
Il provvedimento introduce:
- il nuovo reato di occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui (art. 634-bis c.p.), con pene da 2 a 7 anni;
- una procedura d’urgenza per il rilascio dell’immobile, con tempi molto più rapidi;
- l’intervento immediato delle forze dell’ordine nei casi urgenti;
- la non punibilità per chi collabora e libera spontaneamente l’immobile.
Queste misure colpiscono gli occupanti abusivi, non gli host o i locatori che operano regolarmente.
Gli affitti brevi: quando serve attenzione
Situazioni critiche possono sorgere solo in casi eccezionali, quando un ospite rifiuta di lasciare l’alloggio alla scadenza del contratto.
Si tratta però di episodi rari, che si risolvono quasi sempre con una comunicazione formale o con il supporto del portale di prenotazione.
Solo in presenza di resistenza o frode si potrà ricorrere alle autorità competenti per avviare una procedura civile o penale.
Cosa cambia per le locazioni turistiche
Sul piano pratico, nulla cambia:
- resta valido il contratto di locazione breve (art. 4 D.L. 50/2017);
- rimangono gli obblighi di comunicazione ospiti (AlloggiatiWeb) e di Codice Identificativo Nazionale (CIN);
- gli host che operano in modo trasparente e tracciato non corrono alcun rischio.
Anzi, il decreto può rappresentare una tutela aggiuntiva contro eventuali tentativi di occupazione senza titolo.
Le buone pratiche consigliate da ANBBA
Per lavorare in modo sereno e professionale, ANBBA consiglia di seguire alcune semplici regole di prevenzione:
- Contratto scritto e chiaro – specificare durata, orari di check-in/out, divieto di residenza e penali per mancato rilascio.
- Verifica dell’identità dell’ospite – richiedere documento e codice fiscale prima della consegna delle chiavi.
- Pagamenti e cauzioni – preferire pagamenti anticipati e cauzioni congrue, utilizzando gli strumenti di garanzia offerti dalle piattaforme.
- Controllo del check-out – presenziare o utilizzare sistemi smart-lock per verificare il rilascio dell’immobile.
- Reazione tempestiva – se l’ospite ritarda, inviare subito una comunicazione scritta e, nei casi gravi, contattare le autorità.
- Assicurazione dedicata – scegliere una polizza che copra danni, mancato rilascio o perdita di reddito.
Focus: il caso di Roma
A Roma, come in altre grandi città, le autorità stanno intensificando la collaborazione tra Prefettura, Questura e Comune per contrastare le occupazioni illegali.
L’attenzione resta però rivolta agli immobili realmente occupati senza titolo, non alle locazioni turistiche regolari.
Gli host che rispettano le norme non hanno nulla da temere.
Conclusioni
Il Decreto Sicurezza 2025 non introduce nuove restrizioni per le locazioni turistiche, ma rafforza le tutele contro chi occupa immobili senza diritto.
Gli episodi problematici restano eccezioni isolate.
Con contratti chiari, controlli accurati e buone pratiche, il rischio è minimo e perfettamente gestibile.
👉 L’invito di ANBBA è semplice:
nessun allarmismo, ma consapevolezza, attenzione e professionalità.





