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Firenze, la Giunta approva il Regolamento per le locazioni turistiche brevi

La Sindaca Sara Funaro: “Iniziato un percorso per la regolamentazione”.

Firenze è la prima città in Italia per squilibrio tra numero di residenti e posti letto disponibili nel centro storico.


Un passo indietro

Nel 2017, durante il Governo Gentiloni, fu emanato il noto Decreto 50/2017, successivamente convertito nella Legge 96/2017. In particolare, l’articolo 4 introduce il concetto di “locazioni brevi” inferiori ai 30 giorni, per le quali non è necessaria la registrazione all’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, queste locazioni devono rispettare alcuni adempimenti, tra cui la possibilità di optare per il regime fiscale della cedolare secca al 21%.

È interessante notare che il Governo Gentiloni era espressione dello stesso partito che oggi guida la Giunta comunale, con la Sindaca Funaro. Andando ancora più indietro, l’origine delle locazioni turistiche risale alla Legge 431/1998, varata sotto il primo Governo D’Alema, subentrato a Romano Prodi nello stesso anno.


La situazione attuale

La Giunta comunale di Firenze ha approvato un nuovo Regolamento per le locazioni turistiche brevi, presentato dalla Sindaca Sara Funaro, insieme all’Assessore allo Sviluppo Economico e al Turismo Jacopo Vicini e al professor Filippo Celata, docente di Geografia Economica e Politica all’Università “La Sapienza” di Roma.

Ecco alcuni dei principali punti del regolamento, come riportati dalla stampa:

  • Le locazioni turistiche brevi saranno consentite solo in civili abitazioni con una superficie minima di 28 mq.
  • Le camere singole dovranno avere almeno 9 mq, le doppie almeno 14 mq.
  • Le cucine abitabili dovranno misurare almeno 9 mq, e i servizi igienici almeno 2,5 mq.
  • Le sanzioni per le attività fuori regola andranno da 1.000 a 10.000 euro.
  • Sarà istituito un Registro comunale delle locazioni turistiche, con autorizzazioni valide per 5 anni e legate sia al proprietario che all’immobile (le autorizzazioni decadono in caso di compravendita).

Inoltre, la Giunta ha confermato il blocco delle nuove autorizzazioni nella zona Unesco, approvando una variante al Piano Operativo Comunale per impedire nuovi affitti brevi nel centro storico. L’Amministrazione si riserva anche la possibilità di:

  • ridefinire le aree soggette a regolamentazione,
  • introdurre ulteriori criteri e limiti (sia in area Unesco che fuori),
  • basarsi sui risultati del monitoraggio condotto in collaborazione con il Dipartimento MEMOTEF dell’Università La Sapienza.

Aspetti critici

Un punto poco chiaro riguarda la deroga triennale prevista per gli immobili già regolarmente destinati a locazioni turistiche brevi nel 2024, come stabilito dal Testo Unico sul Turismo della Regione Toscana. Va ricordato che questo stesso testo è stato impugnato dal Governo nazionale e si attende il verdetto della Corte Costituzionale.

Il Regolamento esclude i casi di locazioni brevi relative a porzioni di unità immobiliari in cui il proprietario risiede abitualmente.


La posizione di ANBBA

La posizione dell’ANBBA (Associazione Nazionale Bed & Breakfast, Affittacamere e Affini) resta invariata: da sempre chiediamo regole chiare, eque e valide per tutti. Tuttavia, nel settore specifico delle locazioni turistiche brevi, la legge deve valere per tutti allo stesso modo, senza creare cittadini di “serie A” e “serie B”.

Cittadini di serie A sarebbero quelli che, pur rispettando le leggi e operando fuori dai centri storici, possono esercitare liberamente la loro attività; mentre quelli di serie B, pur agendo secondo le norme vigenti, si trovano penalizzati perché operano in aree soggette a restrizioni temporali e territoriali.

In particolare, nel caso di Firenze, queste misure rischiano di provocare un danno economico rilevante per l’Amministrazione comunale, derivante dalla mancata riscossione della tassa di soggiorno da parte degli affitti brevi limitati o bloccati.

La Sindaca Funaro deve prendere atto che Firenze è una città a vocazione turistica e dovrebbe impegnarsi a migliorarne la qualità e la vivibilità con servizi adeguati. È importante, ad esempio, regolare i flussi del turismo giornaliero, il parcheggio dei bus turistici, e gestire il fenomeno dell’overtourism, che è causato non da chi soggiorna più giorni in città, ma da chi la visita solo per poche ore.

Infine, va ricordato che UNESCO significa patrimonio dell’umanità. L’umanità è fatta di persone di ogni razza, colore e religione alle quali non può essere impedito , se munite di regolari permessi di accesso nel nostro paese. La  libera visita di ogni luogo del nostro territorio . Questo è il principio che regola la convivenza pacifica mondiale , i principi di libertà e democrazia sanciti dalla nostra costituzione la quale  talvolta molti rappresentati delle istituzioni la dimenticano  inseguendo false ideologie o favorendo solo ed esclusivamente  specifiche categorie ricettive  a discapito di altre che nello specifico sono quelle gestite da cittadini più deboli  , categorie che ANBBA promuove e tutela da oltre 25 anni , anno in cui , proprio a Venezia, fu fondata nel lontano 1999. 

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