Il CIN mette in difficoltà migliaia di strutture ricettive in tutta Italia
ANBBA suona l’allarme !!!
Pubblicato il 12/09/2024
Il CIN mette in difficoltà migliaia di strutture ricettive in tutta Italia
ANBBA suona l’allarme
Il panorama delle strutture ricettive italiane è in agitazione a causa del CIN (Codice Identificativo Nazionale), che sta generando confusione e difficoltà operative. Disinformazione, carenze tecniche e le diverse terminologie regionali per i codici assegnati alle strutture ricettive e alle locazioni turistiche, o affitti brevi, stanno complicando la gestione di molte realtà.
In diverse regioni, strutture perfettamente legittime non hanno ancora richiesto o ottenuto il codice CIR (Codice Identificativo di Riconoscimento), e i gestori si trovano costretti a ricorrere alla procedura di segnalazione di strutture mancante . Quindi il tutto torna alle regioni che una volta fatte le verifiche sulla legittimità della struttura dovrebbero inviare il CIR (o il codice identificativo regionale nella terminologia loro assegnata) e quindi se ciò non avverrà nel termine di trenta giorni dalla richiesta il titolare o gestore della struttura non potrà richiedere il CIN. Inoltre i poveri gestori delle strutture a Roma si trovano ad avere due codici , uno il CIR regionale (che è il CISE) il CIU che è stato assegnato d’ufficio solo per la tassa di soggiorno e moltissimi pensano che sia quello il CIR ( sono immaginabili reazioni di disappunto che omettiamo di riportare !!!)
In generale è da rimarcare che nel Lazio, la situazione è ancora più complessa. Oltre alla questione del CIN, è stata introdotta la piattaforma telematica Ross1000 , destinata a sostituire il sistema RADAR per il monitoraggio dei flussi turistici ai fini ISTAT. Purtroppo è notorio che la vecchia piattaforma ha sempre mal funzionato e quindi il passaggio alla nuova sta innescando un ulteriore caos per avere accesso al ROSS1000 ci vuole il CIN per avere il CIN ci vuole il CIR …
I supporti informativi e i centralini regionali del Lazio risultano costantemente occupati, e il nostro sito è stato letteralmente preso d’assalto da richieste di informazioni. Tuttavia, non possiamo sostituirci alle istituzioni. Abbiamo cercato di contattare le autorità regionali del Lazio per organizzare un webinar informativo, ma nonostante ripetuti tentativi e email inviate ai dirigenti del settore presso gli uffici della Regione Lazio in Via di Campo Romano n. 65, non abbiamo ricevuto alcuna risposta.
Come se non bastasse, le strutture registrate su portali come Airbnb e Booking.com stanno ricevendo richieste di inserimento del CIN, con la minaccia di cancellazione in caso di mancato invio del CIN
Questa è la situazione allarmante che richiede un immediato chiarimento operativo oltre ad una semplificazione delle procedure e un’estensione dei tempi concessi, che speriamo che il Ministero del Turismo conceda.
Cesare Gherardi
Direttore di ANBBA
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