Home / Comunicati / Sicilia: Il trionfo del burocrate telematico

Sicilia: Il trionfo del burocrate telematico

Il nuovo regolamento turistico della Sicilia 2025 impone vincoli eccessivi che rischiano di penalizzare B&B e locazioni turistiche.

In un caldo mese di luglio, prima del meritato riposo estivo, il burocrate telematico ha voluto fare alla Sicilia un “regalo” degno della sua fama: una delle regolamentazioni più complicate d’Italia in materia turistica. Un autentico capolavoro di ingegneria burocratica, che si guadagna a pieno titolo il primo posto nella hit parade della complicanza.

Dopo anni di deregulation e abusivismo dilagante, la Regione si è improvvisamente svegliata… ma con un eccesso di zelo. Ha deciso di combattere il disordine con un’overdose di regole, vincoli e divieti che, più che mettere ordine, imbrigliano le attività e scoraggiano chi vorrebbe regolarizzarsi. Del resto, in Italia vige da sempre un principio infallibile: più burocrazia e più paletti = più abusivismo.

La figura del burocrate telematico è ormai onnipresente nelle pubbliche amministrazioni. Generalmente è una creatura schiva, poco socievole, che vive nascosta dietro le tastiere di un PC. Passa le giornate a scandagliare le leggi regionali, a incrociare regolamenti e a scovare, con un ingegno tutto suo, le norme più disparate e bizzarre sepolte tra le pieghe di una legislazione già di per sé eccessiva e spesso contraddittoria. È grazie a lui che il nostro Paese può vantarsi di essere il più complicato del mondo in ogni settore — e oggi, con l’autonomia regionale sancita dal Titolo V della Costituzione, il campo di gioco del burocrate è diventato ancora più vasto.

E in Sicilia, Regione a statuto speciale, il burocrate telematico gode di un’autonomia che rasenta l’arte. Il nuovo regolamento turistico, infarcito di richiami a leggi regionali già esistenti, è un capolavoro di disincentivo: un incentivo… all’abusivismo! Un vero e proprio “ammazza turismo”, cioè l’esatto contrario di ciò che servirebbe all’isola.

A peggiorare le cose, l’iter di approvazione è stato tutt’altro che democratico. Le associazioni di categoria sono state convocate solo a cose fatte, in una riunione a Palermo e con inviti on line  dove — ironia della sorte — ai rappresentanti collegati in videoconferenza non è stato nemmeno acceso il microfono. E le nostre numerose PEC, con cui chiedevamo chiarimenti, non hanno mai ricevuto risposta.

Come ANBBA, l’associazione nazionale più longeva del settore (nata nel 1999, quando di associazioni di questo tipo non ce n’erano altre), volevamo semplicemente dare suggerimenti costruttivi. Oggi, invece, proliferano sigle e associazioni di ogni tipo — perfino quelle che si occupano di “strutture ricettive in oasi protette per la conservazione della flora locale” o della “tutela dei coltivatori di carciofi spinosi della Sardegna”.

Ecco, speriamo che le spine di quei carciofi pungano abbastanza da risvegliare nei burocrati un po’ di senso della misura. Perché la splendida Sicilia merita una legge che promuova il turismo, non che lo uccida sotto il peso della burocrazia.

IL DECRETO “AMMAZZA TURISMO”

D.A. n. 2104 del 25 giugno 2025

“Requisiti minimi, definizioni e disposizioni applicabili a tutte le aziende turistico-ricettive elencate all’art. 3 della L.R. 6/2025”

Un provvedimento lungo, complesso e denso di richiami normativi, che abroga dieci precedenti decreti regionali (dal 2001 al 2019) e introduce una serie di nuovi obblighi tecnici e gestionali per tutte le strutture ricettive, comprese le locazioni turistiche.

OBBLIGHI GENERALI

È prevista la comunicazione giornaliera dei flussi turistici tramite il portale Turist@t, anche in assenza di arrivi o partenze, secondo le disposizioni ISTAT.
Il Codice Identificativo Nazionale (CIN) deve essere esposto all’esterno della struttura e su tutti i canali pubblicitari, pena sanzioni.
Tutte le strutture, eccetto le locazioni turistiche pure, devono inoltre disporre di assicurazione per la responsabilità civile a copertura dei rischi verso gli ospiti.

REQUISITI EDILIZI E IGIENICO-SANITARI

Il decreto stabilisce nuovi parametri dimensionali per camere, bagni e spazi comuni, con superfici minime elevate e obbligo di antibagno.
Le camere alberghiere devono rispettare le seguenti misure: singola 8 mq, doppia 14 mq, tripla 20 mq, quadrupla 26 mq, con +6 mq per ogni letto aggiunto.
Per gli alloggi in civili abitazioni, come le locazioni turistiche, la superficie minima è di 28 mq per 1-2 ospiti e 38 mq per 3-4 persone. Le camere devono avere almeno 9 mq per la singola e 14 mq per la doppia.
È richiesto che il regolamento condominiale non vieti espressamente l’attività ricettiva, allegando la copia o la dichiarazione dell’amministratore.

SICUREZZA E ACCESSIBILITÀ

I materassi ignifughi devono essere di classe 1IM, certificati dal Ministero e alti almeno 22 cm, con obbligo di adeguamento entro tre anni.
Per quanto riguarda il superamento delle barriere architettoniche, il decreto impone la conformità al D.M. 236/1989: almeno due camere accessibili ogni quaranta, dotate di segnalazione luminosa e acustica d’allarme.

Il nodo dell’accessibilità nei centri storici

Su questo punto si concentra una delle maggiori criticità.
In Sicilia, come in molte altre regioni italiane, la gran parte delle strutture ricettive e delle locazioni turistiche si trova nei centri storici: edifici di valore storico o architettonico, spesso di costruzione anteriore al 1900 e sottoposti a vincoli di tutela.
In tali contesti, risulta impossibile realizzare gli adeguamenti richiesti: non solo l’installazione di ascensori o rampe, ma anche la creazione di camere e bagni accessibili comporterebbe interventi strutturali incompatibili con la natura stessa degli immobili.

Molti edifici, infatti:

  • non dispongono di spazi sufficienti per ampliare corridoi o stanze secondo le misure previste dal D.M. 236/1989;
  • non possono modificare la distribuzione interna per creare bagni accessibili, se non a prezzo di interventi radicali vietati dai vincoli architettonici;
  • presentano scale, ballatoi e ingressi angusti, difficilmente adattabili.

Occorre inoltre ricordare che per gli edifici realizzati prima del 1989 non sussiste obbligo di adeguamento.
Per quelli successivi, le norme sull’accessibilità diventano cogenti solo in caso di ristrutturazione pesante che interessi l’intero fabbricato.
Pertanto, imporre oggi a piccoli gestori di B&B o locazioni turistiche in palazzi storici di dotarsi di camere e bagni accessibili non è tecnicamente né giuridicamente sostenibile.
Il rischio concreto è quello di tagliare fuori interi settori del turismo urbano, dove l’offerta ricettiva diffusa rappresenta una risorsa fondamentale per l’economia locale.

LIMITAZIONI E DENOMINAZIONI

Il decreto vieta l’uso di termini come Luxury, Boutique, Resort, Country o equivalenti senza espressa autorizzazione del Dipartimento Turismo.

BED & BREAKFAST

Il B&B può disporre di massimo 5 camere e 20 posti letto, all’interno dell’abitazione di residenza del titolare.
È obbligatoria la somministrazione della prima colazione, specificata nella SCIA, e l’apertura non può superare 270 giorni l’anno, con almeno 90 consecutivi.
Deve esistere un soggiorno comune di almeno 14 mq per le prime due camere, più 4 mq per ciascuna aggiuntiva, e una stanza riservata al titolare.

Classificazione da 1 a 3 stelle

Il sistema prevede tre livelli (★, ★★, ★★★) con differenze su bagni, servizi e dotazioni:

  • Bagno privato o dedicato in base alla categoria.
  • Climatizzazione e Wi-Fi obbligatori, eccetto in zone montane.
  • Defibrillatore obbligatorio in tutte le categorie.
  • Pulizia e cambio biancheria con frequenza crescente (da alternato a giornaliero).
  • Elenco dettagliato di arredi e accessori obbligatori, compresi dispenser, tappetini e cestini igienici.

AFFITTACAMERE

Le strutture di questa tipologia possono avere fino a 6 camere e 24 posti letto, massimo 4 per stanza, e devono essere gestite in forma imprenditoriale.
Si applicano le stesse misure minime del D.M. 5 luglio 1975 (9 mq per la singola, 14 per la doppia, +6 mq per letto aggiunto).
È ammessa la gestione di più unità da parte dello stesso titolare.

Classificazione da 1 a 3 stelle

  • Bagni privati (3★), dedicati (2★) o comuni (1★).
  • Sala soggiorno di almeno 14 mq.
  • Wi-Fi, climatizzazione, riscaldamento e defibrillatore obbligatori per tutte le categorie.
  • Stessi obblighi di pulizia e cambio biancheria dei B&B.
  • Accesso indipendente alle camere, senza attraversamento di altri ambienti.

OSSERVAZIONI FINALI

Il D.A. n. 2104/2025 si configura come un testo fortemente sbilanciato su standard alberghieri, applicati anche alle microstrutture extralberghiere.
Le prescrizioni su materassi ignifughi, defibrillatori, superfici minime e accessibilità integrale risultano spesso improponibili per i piccoli operatori che gestiscono immobili d’epoca o appartamenti nei centri storici.

Il rischio è evidente: molte attività regolari potrebbero chiudere, mentre aumenterebbe l’offerta sommersa priva di controlli.
Un provvedimento nato per “uniformare” il settore rischia così di trasformarsi in un vero ostacolo allo sviluppo del turismo diffuso, penalizzando proprio quelle realtà che negli ultimi anni hanno contribuito alla rinascita economica e culturale delle città siciliane.

Tag: